La Biodiversità
La Biodiversità, è sinonimo di ricchezza, di varietà, della coesistenza di svariate forme di vita, non etichettate come migliori o peggiori, normali o anormali, belle o brutte, ma tutte utili e selezionate nel corso dei millenni.
La prima definizione di biodiversità fu coniata durante la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e sullo sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992:
“Per diversità biologica si intende la variabilità degli organismi viventi, degli ecosistemi terrestri, acquatici e i complessi ecologici che essi costituiscono; la diversità biologica comprende la diversità intraspecifica, interspecifica e degli ecosistemi”.
Questa ricchezza è il frutto dei lenti processi evolutivi che, sotto la spinta della selezione naturale, agiscono sulle caratteristiche genetiche e morfologiche delle specie, permettendo così alle forme di vita di adattarsi al cambiamento delle condizioni ambientali.
La biodiversità è fondamentale non solo per noi, ma anche per i nostri discendenti e per tutti gli esseri viventi della Terra, è il pilastro della salute del nostro pianeta. Dalla varietà di forme di vita animali e vegetali, infatti, dipendono sia la qualità dell’esistenza umana sia la nostra stessa possibilità di sopravvivenza. Se la varietà della vita è più ampia, infatti, ogni ecosistema reagisce meglio agli stimoli negativi, siano essi rappresentati dai cambiamenti climatici, dai dissesti idrogeologici, dall’introduzione di Organismi Geneticamente Modificati o dall’invasione di specie aliene.
Ma quali sono le cause che determinano la perdita di biodiversità? Inquinamento, specie aliene, perdita e la frammentazione degli habitat e cambiamenti climatici sono tra le cause principali, in quanto non solo possono alterare in modo irreversibile i delicati equilibri del nostro ecosistema, ma possono anche amplificare gli effetti di questo processo. Tutelare la biodiversità vuol dire anche contrastare il cambiamento climatico, una delle più grandi sfide del 21° secolo.
La Biodiversità in agricoltura rappresenta un sottoinsieme della diversità biologica generale e si esprime in termini di varietà e razze locali di interesse agricolo, zootecnico e forestale. la conservazione delle varietà locali non è realizzabile se non nel bioterritorio, con le tecniche agronomiche dettate dalla tradizione rurale locale, in un rapporto strettissimo e di dipendenza reciproca, tra chi effettua la conservazione “ex situ” (banche del germoplasma) e chi effettua la conservazione “in situ” (coltivatori custodi).
La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.